Inaugurazione Sabato 2 Marzo 2024 ore 17:00

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La Fondazione Jorio Vivarelli è lieta di invitarvi all’inaugurazione della mostra “26 scatti fotografici” del fotografo Luciano Barale, a cura di Stefano Veloci con il contributo di Anna Brancolini.

Luciano Barale, nato a Pistoia nel 1957, si occupa di arti visive. Si è diplomato presso l’Istituto d’arte  Petrocchi di Pistoia con indirizzo “ Arte dei metalli “.

Il suo ritorno alla fotografia, dopo i reportage documentari in bianco e nero dei primi anni ‘70, è caratterizzato da immagini che non ritraggono più l’uomo (se non come un’ombra) e i suoi comportamenti, anche se – oggi come ieri – trattano il quotidiano. Questa serie di fotografie è infatti dedicata ad oggetti, situazioni, materiali usati, da usare o di recupero.

Sono foto che senza dubbio rispecchiano la sensibilità dell’autore e rappresentano un continuum con le sue opere recenti, sculture o disegni che siano. I ventisei scatti di questa esposizione si possono considerare come la naturale espansione del percorso artistico di Barale.

Non sono immagini costruite, ma bensì dirette, colte nell’immediato, con la luce naturale del momento. Le potremmo definire istintive e personali, anche perché è nella natura stessa delle fotografie essere così.

Pensiamo sempre che le fotografie corrispondano alla realtà così com’è, nuda e cruda, perché è così che viene percepita la fotografia nell’Ottocento grazie all’incredibile verosimiglianza dei chiaroscuri con il reale. Invece queste immagini sono il risultato di due filtri, l’obiettivo dell’apparecchio fotografico e la sensibilità del fotografo. Le due membrane in azione – una vitrea e meccanica, l’altra corporea e retinica – danno una determinata interpretazione della realtà, uno degli infiniti punti di vista e di ripresa che è possibile fare su quella scena reale. Realtà e fotografia stabiliscono quindi una relazione indissolubile: la seconda riproduce un’inquadratura della prima, la cui percezione sarà per sempre modificata dall’immagine prodotta. Non ci dobbiamo neanche chiedere se la fotografia sia vera o falsa, se riproduce fedelmente la realtà o se è stata “manomessa”. Questi ventisei scatti still life realizzati da Barale riproducono le sue interpretazioni della realtà non solo attraverso l’inquadratura, ma anche tramite la postproduzione. Rossi, verdi e blu alterati, saturi e accesi, si mescolano con i soggetti rappresentati, creando un file rouge in questa serie. Legname, elastici, strisce di carta, scotch, oggetti metallici, sono congelati in queste immagini mostrandosi con nuovi colori, nuove forme e sfaccettature. 

L’esposizione, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico dal 2 marzo al 20 marzo, dal lunedì al sabato con orario dalle 9:00 alle 13:00.

Durante l’inaugurazione della mostra interverranno Luciano Barale, Stefano veloci ed Anna Brancolini.

Per informazioni chiamare il numero 0573 477423 o scrivere una mail a segreteria@fondazionevivarelli.it