L’artista non intende la medaglia e la moneta come un semplice oggetto commemorativo, ma come una vera e propria scultura in miniatura. Le forme indagate nelle grandi sculture sono riproposte nelle medaglie in scala ridotta, senza perderne tuttavia la forza e la potenza espressiva, adottando soluzioni sempre originali e fedeli alla propria linea stilistica.

Vivarelli intraprende la produzione medaglistica negli anni Settanta, vantando nella sua carriera la collaborazione con importanti aziende come la Picchiani-Barlacchi, la Coinart e la Johnson.

Monete e medaglie per la Repubblica di San Marino

Dal 1977 partecipa alla monetazione di San Marino dando alla luce prestigiosi lavori con importanza didattico-sociale.

In questo anno Jorio realizza il celebre ciclo delle “Nove Monete di San Marino” sul tema “Ecologia”, un omaggio all’ambiente e una denuncia alla continua violenza dell’uomo sulla natura. L’artista, già in questi anni, si interessa a temi nuovi per l’epoca che diventeranno poi centrali nel dibattito pubblico in anni più recenti. Mario Traina dell’Accademia Italiana di Numismatica descrive le monete di questa serie: «“Nuove” nel vero senso della parola perché, al di là del valore artistico e intrinseco, si fanno araldi di un preciso messaggio da meditare, rinverdendo un’antica tradizione numismatica; monete “scomode” perchè quelle mani, incise con tanta forza, nel violentare in modo rapace terra e spazio celeste, ci puntavano contro un dito accusatore. Monete “drammatiche” per le loro impronte così sofferte, testimonianza di violenza e di morte». Questo argomento ha stimolato Jorio a rappresentare con pochi significativi simboli la bellezza nelle prime tre monete: “Il verde campo della terra”, “La limpida trasparenze dei cieli” e “Le azzurre profondità del mare” (illustrata nella seconda moneta nella figura dal valore di lire 2, che rappresenta il mare sormontato da stelle). Nelle successive tre monete l’artista rappresenta con grande forza evocativa ed emozionale come l’uomo si affacci con “l’orma dei veleni”, contaminando i tre elementi. Infine, nell’ultimo gruppo di tre monete l’artista conclude la sua storia ecologica mostrando la morte della natura. L’ultima, con il valore di lire 500, in particolare, rappresenta una colomba morta caduta riversa dal cielo, con attorno la scritta “L’elisir di morte nei cieli”.

Lo stesso Vivarelli spiega la particolare ricerca formale che ha condotto: «Ho voluto fare un richiamo tattile all’ecologia dando la sensazione netta e precisa, quando si tocca la moneta, del messaggio che attraverso di essa si vuole trasmettere». È da notare inoltre che i valori legali più bassi delle monete (la lira, le dieci lire, le cento lire) sono stati impiegati per descrivervi l’ideale di un mondo incontaminato, mentre le monete con i valori più alti ritraggono la morte e la distruzione.

Nel 1978 Vivarelli realizza per San Marino la nuova serie degli scudi aurei, in cui affronta un altro tema impegnativo: quello della libertà. Osservando le tre monete è possibile notare come i volti dolci e sereni delle fanciulle contrastino con il tratteggio di sbarre di ferro sullo sfondo. Tale immagine ricorda quanto la libertà sia ancora oggi largamente negata, come sta a significare la catena, simbolo di schiavitù, che la fanciulla si strappa dal collo.

Nell’anno 1986, in occasione dei Campionati Mondiali di calcio del Messico, l’artista realizza due monete da lire 500 e 1.000. Le medaglie raffigurano rispettivamente sul retro un campo da calcio stilizzato e l’altra le bandiere sventolanti, mentre sul dritto entrambe riproducono un volto di donna con le tre torri simbolo dell’antica Repubblica.

Disegno preparatorio delle nove monete per San Marino

Le nove monete per San Marino 1977

Ritratto 1952 inv. n°235

L’uomo e la sua terra, Mostra antologica a Pau e a Prato, 1980

Altre produzioni

Anche nella produzione medaglistica Vivarelli trasmette la sua sensibilità e le sue aspirazioni ideali. I temi che presenta nella grande scultura, sono trattati sulle facce della medaglia con grande valore artistico, e persino i bordi vengono modellati a mano affinché acquistino anch’essi in movimento e la continuità formale dell’opera. La lotta tra la vita e la morte, l’espressione del dolore dell’artista per il male prodotto dall’uomo verso il prossimo e verso

la natura, il tema dell’amore e della liberazione dell’uomo sono tematiche individuabili nelle medaglie per Biennale del Fiore di Pescia (1976 e 1977), Mostra antologica di Prato (1979), Mostra antologica di Pau (1980). Con grande umanità Vivarelli interpreta il dolore in conseguenza alle privazioni fisiche e alle sofferenze psicologiche per fame e prigionia perla FAO del 1971 e del 1980.

Nelle medaglie dedicate allo sport Jorio rende sia la perfetta armonia del gesto atletico per Città Sport Firenze (1990), sia il movimento delle ruote delle biciclette in occasione del 59° Giro ciclistico d’Italia (Puglia,1976).

Tra le varie emissioni che Vivarelli realizza con la ditta Johnson, si distinguono le raffinate e originali medaglie per gli Istituti di credito, tra i quali Banca del Monte di Lucca (1980), Cassa rurale San Pietro in Vincio di Pistoia (1981), Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (1981), Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (1982) e Cassa di Risparmio di Prato (1984). Tali medaglie riproducono simbologie tipiche dell’attività degli Istituti bancari che si esprime nel segno dell’abbondanza e della crescita.

Banca del Monte di Lucca 1980

Altro filone di lettura è quello della produzione di medaglie dedicate alla ricerca storica commissionate dal Circolo Numismatico Mediceo di Firenze. Queste opere rappresentano l’immagine di un personaggio abbinata al valore del suo operato, come nel caso del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, ricordato per essere stato il primo ad abolire la pena di morte. Osservando queste produzioni, si può notare come lo scultore recuperi formalmente la medaglia tradizionale e proponga un modellato più descrittivo che allegorico.

Nella produzione più tarda invece, passa a temi di attualità come quelli incisi nelle medaglie dedicate a Mario Fabiani (1990), Piero Bargellini (1994) e in Firenze quattro novembre millenovecentosessantasei (1967) dove Vivarelli, adottando una morfologia più innovativa, traccia la storia di Firenze nel Novecento.

Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena 1982

Testo e immagini adattate da:
Jorio Vivarelli. Medaglie e monete catalogo mostra di Palazzo Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (13 novembre-12 dicembre 2003), a cura di Tuci M., s. e., Pistoia 2003;
Jorio Vivarelli. Nove monete per S. Marino, a cura dell’Ufficio Numismatico di Stato della Repubblica di S.Marino, s.e., Pistoia, s.d. (ma 1978);
Monete e Medaglie Commemorative della Repubblica di San Marino, Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica di San Marino, 1991